Il nostro viaggio a Venezia
Il primo giorno ci incontriamo tutti nel parcheggio di fronte al "Jouet Club" alla fermata dell'autobus. C'era una classe del primo anno e una classe del secondo. Ero con le miei amiche poiché non facciamo DNL italiano quindi non conosciamo tutte le altre persone presenti per questo viaggio. Quindi noi siamo saliti tutti sull'autobus e siamo partiti in direzione di Venezia. Si parla nel bus e abbiamo anche riposato. Abbiamo poi fatto una sosta in una stazione di servizio e poi abbiamo fatto una seconda sosta dove abbiamo mangiato. Pioveva quindi ci siamo tutti riparati sotto la tettoia del negozio della stazione di servizio. Poi abbiamo ripreso la strada e abbiamo visto un film: "127 ore" e poi un secondo chiamato "Il Bidone". Siamo arrivati all'albergo Verdi alle ore 19. Ci siamo ripartiti in camera di 2, 3 o 4. Tutte le camere degli studenti in questo vaggio erano al terzo piano.
Poi abbiamo avuto la cena alle ore 19 e trenta. Avevamo una sala per noi, per i pasti.
Cosi mi sono seduta in una tavola di quattro con le mie amiche. Abbiamo mangiato la pasta alla bolognese, poi c'era il pollo, fagiolini e per il dessert ci hanno servito mele o pere. Dopo, alle ore 21, chi voleva poteva andare a fare una passegiata alla spiaggia con il signor Modigliani, Marco e il nostro autista Jean-Philippe. Io e le mie amiche siamo andate, è stato fantastico! Dopo, avere preso un gelato.
Il girono dopo ci siamo alzati e siamo andati per a fare la colazione intorno alle sette e mezzo per partire con il pullman alle otto. Nel bus, i nostri insegnanti ci hanno distribuito il nostro biglietto per il vaporetto. Il primo anno e il secondo anno si sono separati. Abbiamo visitato la riserva naturale della Valle Averto per studiare l'ambiante lagunare.
Il girono dopo ci siamo alzati e siamo andati per a fare la colazione intorno alle sette e mezzo per partire con il pullman alle otto. Nel bus, i nostri insegnanti ci hanno distribuito il nostro biglietto per il vaporetto. Il primo anno e il secondo anno si sono separati. Abbiamo visitato la riserva naturale della Valle Averto per studiare l'ambiante lagunare.
Poi abbiamo pranzato sull'erba davanti alla riserva. Abbiamo preso il vaporetto in direzione di Venezia. Il panorama del traghetto per andare a Venezia era bellissimo.
Abbiamo trovato la classe del secondo anno. Poi, abbiamo visto la Piazza San Marco e la Basilica prima di visitare il Palazzo Ducale.
Ma purtroppo il personale del museo proibito ai nostri insegnanti di darci delle spiegazioni. Quindi, i nostri professori sono venuti da noi per rispondere alle nostri domande. Ancora, ho apprezzato la visita! Questo palazzo è magnifico! Dopo, abbiamo preso il vaporetto e poi l'autobus per tornare al nostro albergo. La sera abbiamo mangiato la pasta con la bolognese, poi carne bianca e carote. Per il dessert c'era una torta. Gli insegnanti ci hanno proposto di fare una passeggiata, ma eravamo tutti stanchi e tutti hanno rifiutato. Poi, siamo andati a letto presto per goderci il giorno dopo che ci attendeva.
Il terzo giorno abbiamo fatto colazione e poi abbiamo preso l'autobus. Poi, il primo anno e il secondo anno si sono separati di nuovo e siamo andati a visitare un'altra riserva naturale che è stata la riserva WWF "Oasi delle Dune degli Alberoni", dove abbiamo studiato l'ambiante del mare e della laguna.
Il terzo giorno abbiamo fatto colazione e poi abbiamo preso l'autobus. Poi, il primo anno e il secondo anno si sono separati di nuovo e siamo andati a visitare un'altra riserva naturale che è stata la riserva WWF "Oasi delle Dune degli Alberoni", dove abbiamo studiato l'ambiante del mare e della laguna.
Abbiamo mangiato sulla spiaggia naturale, che si trovava nella riserva, prima di tornare al bus e di prendere il vaporetto verso la Piazza San Marco. Una volta laggui, abbiamo visitato il primo ghetto della storia, che era destinato agli ebrei ai quali sarebbe stato dato il compito di banchiere.
Poi abbiamo avuto 15 minuti di tempo libero, dove abbiamo potuto mangiare un gelato. Ho preso una palla di gelato alla nocciola ed era deliziosa. Dopo, prima di riprendere il vaporetto per tornare all'albergo, abbiamo avuto 10 minuti di tempo libero dove siamo andati per negozi. Ho riportato dei ricordini per la mia famiglia. Poi siamo tornati all'albergo dove abbiamo cenato. Abbiamo avuto la pasta con la bolognese poi la puré con la carne e per finire, abbiamo avuto la macedonia di frutta in dessert. Poi siamo andati a letto.
Il quarto giorno abbiamo visitato le isole come Burano e Torcello. Durante la mattina abbiamo visitato l'isola di Torcello con la sua basilica.
Il quarto giorno abbiamo visitato le isole come Burano e Torcello. Durante la mattina abbiamo visitato l'isola di Torcello con la sua basilica.
Poi, abbiamo mangiato su un prato vicino alla Basilica e ho comprato dei ricordini per la mia famiglia da un venditore ambulante. All'inizio di questo pomeriggio, abbiamo visitato l'isola di Burano. Questa isola è conoscuita per il suo merletto caso molto particolare e per le sue case colorate.
Infatti, ci sono solo cinque merlettaie che sono ancora in vita quindi fanno delle conferenze per cercare di perpetuare il merletto di Burano. Siamo tornati a Venezia con il vaporetto e abbiamo avuto un po' di tempo libero. Abbiamo potuto terminare gli acquisti dei regali per le nostre famiglie, ma purtroppo ha iniziato a piovere! Ma questo non ci ha impieduto di passare un bel pomeriggio. Abbiamo ripreso il vaporetto per tornare all'albergo. Prima della cena alcuni studenti sono andati a fare una partita di calcio sulla spiaggia con gli insegnanti. Poi abbiamo cenato. Abbiamo mangiato gli gnocchi alla salsa di pomodoro e poi le patate con la carne e un budino al cioccolate per dessert. Dopo, siamo andati nella hall dell'albergo per fare dei giochi. Abbiamo giocato a un gioco chiamato il lupo mannaro e poi abbiamo giocato ai mimi. E stata una bella serata! Dopo siamo tornati alle nostre camere per fare le valigie e siamo andati a letto.
La mattina successiva abbiamo finito di mettere in ordine le nostre cose in valigia. Poi siamo tutti andati fare la colazione. Di conseguenza, abbiamo dovuto lasciare l'albergo per ripartire in direzione della nostra scuola. Durante il tragitto in autobus, specialmente all'inizio eravanno stanchi dunque ci siamo riposati. Poi, ci siamo fermati per mangiare. Abbiamo raggiunto la strada. Quindi siamo arrivati a scuola, dove abbiamo trovato i nostri genitori.
E stato un viaggio fantastico! Venezia è una città bella e originale e sono felicissima di avere potuto visitare questa cità!
Grazie ai nostri insegnanti per averci permesso di fare questo viaggio!
La mattina successiva abbiamo finito di mettere in ordine le nostre cose in valigia. Poi siamo tutti andati fare la colazione. Di conseguenza, abbiamo dovuto lasciare l'albergo per ripartire in direzione della nostra scuola. Durante il tragitto in autobus, specialmente all'inizio eravanno stanchi dunque ci siamo riposati. Poi, ci siamo fermati per mangiare. Abbiamo raggiunto la strada. Quindi siamo arrivati a scuola, dove abbiamo trovato i nostri genitori.
E stato un viaggio fantastico! Venezia è una città bella e originale e sono felicissima di avere potuto visitare questa cità!
Grazie ai nostri insegnanti per averci permesso di fare questo viaggio!
Venezia !
Questo rapporto porta sul viaggio pedagogico a Venezia dal sedici al venti aprile 2012. Mme Gambino, Mr Brovelli, Mr Modigliani e Marco, l’assistente italiano ci hanno accompagnati. C’era anche Jean-Philippe, il nostro conducente.
Per cominciare, siamo partiti dal liceo alle nove e siamo arrivati al nostro hotel verso le diciannove.
Di sera dopo la cena, quelli che lo desideravano, sono andati a fare una passegiata in riva al mare Adriatico.
Per cominciare, siamo partiti dal liceo alle nove e siamo arrivati al nostro hotel verso le diciannove.
Di sera dopo la cena, quelli che lo desideravano, sono andati a fare una passegiata in riva al mare Adriatico.
Il secondo giorno (17 aprile), i “seconde” si sono diretti verso una riserva naturale del WWF del Valle Averto a Campagna Lupia per un studio del ambiente della laguna.
La nostra guida, Claudia, ci ha parlato della laguna, della sua storia e di quello che la caratterizza.
Così, la laguna è una parte d’acqua che è divisa dal mare, delle strisce di Terra.
Nell’oasi di Valle Averto che fa duecento ottari dove la natura è protetta, ci sono diverse specie di animali. Gli animali possono fare ciò che vogliono, sono totalmente liberi ! Non hanno aiuto dell’Uomo.
Le valli sono delle case dove gli agricoltori allevano i giovani pesci. L'allevamento dipende dalla stagione, dai movimenti dei pesci. I pescatori prendevano i pesci lungo le coste del mare (quando questi non trovavano più di cibo, andavano sulle coste), li portavano nei canali artificiali e li chiudevano nel parco di allevamento. Poi, quando i pesci erano cresciuti, li catturavano, li vendevano poi o li mangiavano. E per averne continuamente, ne facevano nascere dei nuovi. Le capanne su palafitta servivano a parcheggiare le barche. Coltivavano anche gli alberi da frutto.
Tutte le specie sono venute da loro stesse salvo due. I cavalli e le api sono stati introdotti dall’Uomo.
Queste valli sono state utilizzate dal nono secolo. Nel 1938, questo spazio è stato ricostruito per fare un spazio naturale protetto. All'epoca della Repubblica Veneziana nel undicesimo secolo, nel Valle Averto c’erano dei luoghi sotto il regno del Doge e quando c'è un cippo, è per delimitare questa zona. Il Doge faceva delle leggi severe per la protezione della laguna. Se qualcuno voleva tagliare o prendere qualcosa all’interno di questa zone, doveva domandare il permesso al doge. Per di più, possiamo vedere molte specie di vegetali e di animali in questa riserva perché la terra è ricca d’acqua.
Nel bosco, due specie di alberi sono dominanti : la quercia e il pioppo. La quercia è l’albero più importante perché aiuta all'evoluzione dell'ecosistema. La presenza delle quercie, favorisce lo sviluppo dei diversi tipi di alberi nella pianura.
All’interno del bosco, due uccelli che si sentono cantare di più sono la cincia allegra e l’usignolo di fiume.
Abbiamo visto anche il caso degli scarabei e dell’olmo, un albero con piccole foglie. Lo scarabeo femmina fa le sue uova nella scorza dell’olmo. Quando i giovani scarabei nascono, fanno delle gallerie e si nutrono della scorza di questo albero. Liberano un fungo che fa morire l’albero. Questa malattia si chiama “Grafiosi”.
Sui prati di Terra, pieni di acqua ci possono essere delle orchidee palustri selvatiche che vivono con dei funghi che le proteggono.
Nell’oasi, i differenti aironi sono molto presenti (bianco, cenerino,...).
Infine, abbiamo visto un castoro. Sono stati introdotti in Italia per la loro pelliccia negli Anni Ottanta. Sono dei castori americani. Ma dopo questa moda, hanno lasciato i castori in libertà nella riserva. È un problema per l'ecosistema della laguna perché costruendo le loro gallerie in parallelo alla riva, uccidono le uova degli uccelli in via di estinzione.
La nostra guida, Claudia, ci ha parlato della laguna, della sua storia e di quello che la caratterizza.
Così, la laguna è una parte d’acqua che è divisa dal mare, delle strisce di Terra.
Nell’oasi di Valle Averto che fa duecento ottari dove la natura è protetta, ci sono diverse specie di animali. Gli animali possono fare ciò che vogliono, sono totalmente liberi ! Non hanno aiuto dell’Uomo.
Le valli sono delle case dove gli agricoltori allevano i giovani pesci. L'allevamento dipende dalla stagione, dai movimenti dei pesci. I pescatori prendevano i pesci lungo le coste del mare (quando questi non trovavano più di cibo, andavano sulle coste), li portavano nei canali artificiali e li chiudevano nel parco di allevamento. Poi, quando i pesci erano cresciuti, li catturavano, li vendevano poi o li mangiavano. E per averne continuamente, ne facevano nascere dei nuovi. Le capanne su palafitta servivano a parcheggiare le barche. Coltivavano anche gli alberi da frutto.
Tutte le specie sono venute da loro stesse salvo due. I cavalli e le api sono stati introdotti dall’Uomo.
Queste valli sono state utilizzate dal nono secolo. Nel 1938, questo spazio è stato ricostruito per fare un spazio naturale protetto. All'epoca della Repubblica Veneziana nel undicesimo secolo, nel Valle Averto c’erano dei luoghi sotto il regno del Doge e quando c'è un cippo, è per delimitare questa zona. Il Doge faceva delle leggi severe per la protezione della laguna. Se qualcuno voleva tagliare o prendere qualcosa all’interno di questa zone, doveva domandare il permesso al doge. Per di più, possiamo vedere molte specie di vegetali e di animali in questa riserva perché la terra è ricca d’acqua.
Nel bosco, due specie di alberi sono dominanti : la quercia e il pioppo. La quercia è l’albero più importante perché aiuta all'evoluzione dell'ecosistema. La presenza delle quercie, favorisce lo sviluppo dei diversi tipi di alberi nella pianura.
All’interno del bosco, due uccelli che si sentono cantare di più sono la cincia allegra e l’usignolo di fiume.
Abbiamo visto anche il caso degli scarabei e dell’olmo, un albero con piccole foglie. Lo scarabeo femmina fa le sue uova nella scorza dell’olmo. Quando i giovani scarabei nascono, fanno delle gallerie e si nutrono della scorza di questo albero. Liberano un fungo che fa morire l’albero. Questa malattia si chiama “Grafiosi”.
Sui prati di Terra, pieni di acqua ci possono essere delle orchidee palustri selvatiche che vivono con dei funghi che le proteggono.
Nell’oasi, i differenti aironi sono molto presenti (bianco, cenerino,...).
Infine, abbiamo visto un castoro. Sono stati introdotti in Italia per la loro pelliccia negli Anni Ottanta. Sono dei castori americani. Ma dopo questa moda, hanno lasciato i castori in libertà nella riserva. È un problema per l'ecosistema della laguna perché costruendo le loro gallerie in parallelo alla riva, uccidono le uova degli uccelli in via di estinzione.
Poi nel pomeriggio, abbiamo preso il vaporetto per la prima volta in direzione della celebre piazza san Marco. Abbiamo visitato il palazzo Ducale. Ci hanno spiegato alcune cose sul palazzo e le sue funzioni. In effetti, il palazzo aveva un ruolo politico importante per Venezia. L'oligarchia era presente a questa epoca. In questo monumento abbiamo visto i tribunali, il senato, l'assemblea, la grande sala dove si svolgevano le elezioni, le prigioni ed il Ponte dei Sospiri dove regna una leggenda. Sembrerebbe che prima, quando i prigionieri passavano questo ponte era l'ultima volta che vedevano la luce. Ora, questa leggenda è falsa poiché avevano un cortile. Le gondole reali erano nere nel sedicesimo secolo. Fino al 1920-1930 le gondole avevano una cabina. Sulla punta prima delle gondole ci sono 6 lamine che rappresentano i 6 quartieri di Venezia. Nel palazzo c'è anche la bocca delle denunce.
Il terzo giorno (18 aprile) abbiamo percorso i sentieri di un'altra oasi : l’oasi delle Dune degli Alberoni. Questa oasi è una zona protetta di 160 ettari. Si trova sul Lido di Venezia. I lidi sono delle isole che separano la laguna e il mare. Questo luogo è anche sostenuto dal WWF. Il loro scopo è controllare e sorvegliare la natura.
Gli Australiani hanno scavato le bocche tra i lidi per fare entrare le loro barche nella laguna. Le maree sono importanti per la laguna perché quando c'è bassa marea, i rifiuti se ne vanno. Quando la "nuova acqua" arriva, porta dei nutrimenti per gli esseri viventi. La laguna misura di 1 metro a 1m10 al massimo di profondità. I suoli poco profondi sono buoni per gli uccelli.
Il termine “Oasi” è un label. Affinché il sistema funzioni occorre una rete di Oasi con dei corridoi naturali per permettere le riproduzioni e dunque impedire le estinzioni.
La laguna di Venezia è a metà strada tra l’Africa e la Norvegia per gli uccelli migratori . Peraltro, secondo il becco di un uccello si può sapere il suo tipo di alimentazione (carnivoro, insettivoro, piscivoro, mangiatore di semi).
In questa riserva naturale anche, appare l'orchidea : Cefalantra maggiore che cresce quando il terreno è stabile e vive con i funghi.
Tutti i pini di questa riserva sono stati introdotti dall'Uomo.
Ci sono delle dune di sabbia perché ci sono dei venti circolari che formano le dune. Ci sono anche delle vegetazioni nei cavi delle dune perché le piante sono più vicine alle acque sotterranee (falda freatica). a causa delle maree, delle alghe e dei rifiuti si depositano sulle spiagge. Una specie rara di coleottero (Phaleria Bimaculata) pulisce le spiagge di alghe. Ciò aiuta indirettamente l'Uomo a pulire. La polizia e delle associazioni di ambiente organizzano dei giorni per raccogliere gli rifiuti con l'aiuto di volontari. Poi, abbiamo mangiato ci siamo goduti il sole sulla spiaggia.
Gli Australiani hanno scavato le bocche tra i lidi per fare entrare le loro barche nella laguna. Le maree sono importanti per la laguna perché quando c'è bassa marea, i rifiuti se ne vanno. Quando la "nuova acqua" arriva, porta dei nutrimenti per gli esseri viventi. La laguna misura di 1 metro a 1m10 al massimo di profondità. I suoli poco profondi sono buoni per gli uccelli.
Il termine “Oasi” è un label. Affinché il sistema funzioni occorre una rete di Oasi con dei corridoi naturali per permettere le riproduzioni e dunque impedire le estinzioni.
La laguna di Venezia è a metà strada tra l’Africa e la Norvegia per gli uccelli migratori . Peraltro, secondo il becco di un uccello si può sapere il suo tipo di alimentazione (carnivoro, insettivoro, piscivoro, mangiatore di semi).
In questa riserva naturale anche, appare l'orchidea : Cefalantra maggiore che cresce quando il terreno è stabile e vive con i funghi.
Tutti i pini di questa riserva sono stati introdotti dall'Uomo.
Ci sono delle dune di sabbia perché ci sono dei venti circolari che formano le dune. Ci sono anche delle vegetazioni nei cavi delle dune perché le piante sono più vicine alle acque sotterranee (falda freatica). a causa delle maree, delle alghe e dei rifiuti si depositano sulle spiagge. Una specie rara di coleottero (Phaleria Bimaculata) pulisce le spiagge di alghe. Ciò aiuta indirettamente l'Uomo a pulire. La polizia e delle associazioni di ambiente organizzano dei giorni per raccogliere gli rifiuti con l'aiuto di volontari. Poi, abbiamo mangiato ci siamo goduti il sole sulla spiaggia.
Il pomeriggio siamo tornati alla piazza San Marco Marco per aspettare i “premières” che sono stati all’Iveser. Abbiamo camminato nelle vie del ghetto ebreo veneziano o “gheto vechio”. La parola “gheto” viene della parola “gettare”. In questo quartiere, risiedeva la popolazione ebrea. I veneziani avevano confidato loro le funzioni economiche della città perché il denaro è considerato come sporco nella cristianità ma non era considerato così secondo i costumi ebrei dunque erano gli ebrei che gestivano il denaro e facevano i banchiere.Gli ebrei erano liberi la giornata e chiusi la notte. Vivevano in case molto alte di sei a otto piani. Queste case erano alte perché bisognava ospitarli in uno spazio ridotto ed erano numerosi. Le case tradizionali non superano quattro piani. Questo funzionamento è andato avanti dal 1400 al 1800 circa. Ci sono due ghetti a Venezia e sono internazionalmente i primo riconosciuti. L'estate gli studenti israeliti venivano in vacanza. Poi siamo andati sulla piazza degli israeliti ed abbiamo visto la grande area (campo) dove si ritrovavano per le vacanze ed una sinagoga riconoscibile grazie alle sue cinque finestre identiche: cinque finestre perché ci sono cinque libri della Tora.
Abbiamo avuto trenta minuti di pausa, il tempo di mangiare un gelato.
Abbiamo avuto trenta minuti di pausa, il tempo di mangiare un gelato.
Il penultimo giorno, siamo andati su certe isole che circondano Venezia: Torcello e Burano per scoprire le loro storie.
Prima di tutto, Torcello, questa isola era il primo insediamento della laguna tra il quarto e il quinto secolo. È l’antenato di Venezia. Nel Medioevo, comportava 20 000 abitanti e attualmente più di sessanta circa. Questa città è sparita perché gli abitanti vivevano nelle case in legno non durature. Poi, abbiamo visto la chiesa e la basilica dell’isola, il centro storico. Tra il quindicesimo e il diciassettesimo secolo, si è potuto constatare un'evoluzione degli stili. La chiesa è stata contruita su dei resti greci. È un stile veneto bizantino che è stato messo in opera. L’arte bizantina gioca un ruolo importante nell'architettura in Italia. Questo pianta greca o a croce simmetrica sono un'ispirazione delle basiliche di Ravenna.
La basilica è stata costruita nel nono e decimo secolo ed i suoi affreschi sono stati disegnati tra il dodicesimo ed il quindicesimo secolo.
Sul grande affresco principale in fondo alla basilica, la storia della bibbia è rappresentata come una sorta di fumetto senza parola per gli analfabeti. Su questo affresco, si sono utilizzati dei pigmenti di colori cari (foglio di oro, blu, viola,...). La rappresentazione del Giudizio universale è orribile e metaforica su questo affresco. È una rappresentazione semplice senza movimenti violenti né espressioni di orrore. Manca il purgatorio perché in questa epoca, non esisteva. Si possono vedere anche le rappresentazioni degli apostoli al centro della basilica.
Dopo avere mangiato nel parco della basilica, abbiamo ripreso il vaporetto per andare a Burano, l'isola del merletto, dei pescatori e delle case colorate.
Prima di tutto, Torcello, questa isola era il primo insediamento della laguna tra il quarto e il quinto secolo. È l’antenato di Venezia. Nel Medioevo, comportava 20 000 abitanti e attualmente più di sessanta circa. Questa città è sparita perché gli abitanti vivevano nelle case in legno non durature. Poi, abbiamo visto la chiesa e la basilica dell’isola, il centro storico. Tra il quindicesimo e il diciassettesimo secolo, si è potuto constatare un'evoluzione degli stili. La chiesa è stata contruita su dei resti greci. È un stile veneto bizantino che è stato messo in opera. L’arte bizantina gioca un ruolo importante nell'architettura in Italia. Questo pianta greca o a croce simmetrica sono un'ispirazione delle basiliche di Ravenna.
La basilica è stata costruita nel nono e decimo secolo ed i suoi affreschi sono stati disegnati tra il dodicesimo ed il quindicesimo secolo.
Sul grande affresco principale in fondo alla basilica, la storia della bibbia è rappresentata come una sorta di fumetto senza parola per gli analfabeti. Su questo affresco, si sono utilizzati dei pigmenti di colori cari (foglio di oro, blu, viola,...). La rappresentazione del Giudizio universale è orribile e metaforica su questo affresco. È una rappresentazione semplice senza movimenti violenti né espressioni di orrore. Manca il purgatorio perché in questa epoca, non esisteva. Si possono vedere anche le rappresentazioni degli apostoli al centro della basilica.
Dopo avere mangiato nel parco della basilica, abbiamo ripreso il vaporetto per andare a Burano, l'isola del merletto, dei pescatori e delle case colorate.
A Burano, la pesca è l'attività dominante dell'isola. Le case sono colorate in modo che i pescatori ritrovano la loro casa quando sono in mare per tempo di nebbia. Negli anni ottanta, la specialità era il rospo. Restano cinque vecchie donne a Burano che fanno il merletto con lo stesso sistema di maglia che le reti da pesca. Oggigiorno, danno delle conferenze per insegnare alle generazioni future come fabbricare il merletto.
Dovevamo scegliere tra la visita dell'isola Murano e le sue vetrerie o trascorrere del tempo libero a Venezia. La scelta è stata semplice, il pomeriggio siamo tornati a Venezia sulle Fondamente Nove ed abbiamo avuto del tempo libero per goderci di Venezia.
Poi, siamo ritornati più presto all' hotel per fare le nostre valigie. Certi sono andati sulla spiaggia per giocare a calcio e hanno fatto il bagno anche!!! Abbiamo mangiato ed abbiamo cantato la nostra canzone francese molto rap per ringraziare i professori, Marco e Jean-Philippe ed abbiamo dato loro i nostri regali. Poi per finire la serata, chi lo desiderava, è sceso nella hall per giocare, questione di scherzare ancora un poco.
Dovevamo scegliere tra la visita dell'isola Murano e le sue vetrerie o trascorrere del tempo libero a Venezia. La scelta è stata semplice, il pomeriggio siamo tornati a Venezia sulle Fondamente Nove ed abbiamo avuto del tempo libero per goderci di Venezia.
Poi, siamo ritornati più presto all' hotel per fare le nostre valigie. Certi sono andati sulla spiaggia per giocare a calcio e hanno fatto il bagno anche!!! Abbiamo mangiato ed abbiamo cantato la nostra canzone francese molto rap per ringraziare i professori, Marco e Jean-Philippe ed abbiamo dato loro i nostri regali. Poi per finire la serata, chi lo desiderava, è sceso nella hall per giocare, questione di scherzare ancora un poco.
Già venerdì, il tempo di ritornare, siamo partiti verso le otto e mezzo e siamo arrivati verso le diciotto. Ogni buona cosa ha una fine! È stato fantastico!
Grazie ancora ai professori, per l'organizzazione per il tempo che hanno dedicato.
Grazie ancora ai professori, per l'organizzazione per il tempo che hanno dedicato.